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Le Memorie di una Vita Precedente [Prima parte]
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Io, un maestro dei “sogni lucidi” che li sa controllare a piacimento, vi spiego come si fa
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Memorie post-mortem e memorie di vite precedenti
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Ho fatto una scoperta pazzesca tenendo un diario dei sogni
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Lavoro come cacciatore di Yokai, avete domande? Parte 6
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La vita si completa con 8 cicli
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I sogni lucidi esistono, e sono incredibili, no?
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La vostra visione del mondo dopo la morte
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Volete rifarvi una vita? Venite qui che vi spiego come ho fatto io con i salti temporali
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Esperienze di sogni lucidi, sono davvero inquietanti…
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Sto pensando di provare a creare una Tulpa (spirito artificiale)…
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Mi è successa una cosa un po’ spaventosa → Cosa è successo quando un uomo di 34 anni, esausto, è crollato sul letto…
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Storia di quando potrei essere andata in un mondo parallelo (?)
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Ragazzi, le vite precedenti esistono sul serio, l’ho appena capito con certezza!
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Vi racconto un’esperienza terrificante che continua fin dall’infanzia[1] Non sono bravo a scrivere e penso che sarà una storia lunga, ma se c’è qualcuno disposto ad ascoltarla… vi interessa?
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【Il nulla eterno】C’è qualcuno a cui fa paura l’aldilà?
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“Ho due ricordi” – La storia di un uomo che può leggere il misterioso manoscritto Voynich
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Non credermi, ma è la quarta volta che vivo questa vita…
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Modi per provocare la paralisi del sonno
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Una strana mini-profezia: “Sono riuscito a fare un salto temporale, domande?”
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Quando le persone muoiono, c’è sicuramente qualcuno che viene a prenderle, no? Anche mio padre, quando è morto, ha detto che un amico era venuto a prenderlo.
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Lavoro come cacciatore di Yokai, avete domande? Parte 4
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【Reincarnazione】L’aldilà e la vita futura esistono davvero?
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Rispondo alle domande su spiriti e vita dopo la morte

[1] D. Gli Yokai non esistono. È tutta una storia inventata, vero? R. Forse esistono davvero. Che ci crediate o no, voglio solo che conosciate un po’ il mondo degli Yokai. D. Hai poteri spirituali? Come li sconfiggi? R. Non ho poteri spirituali, quindi niente incantesimi potenti o luci accecanti. Uso piuttosto dei metodi empirici nati nelle epoche passate, senza capirne bene la logica. D. L’OP non arriva. R. Su questo punto, per favore, siate pazienti ;_; D. Quanto spesso bisogna “mantenere attivo” il thread? R. Dicono che una o due volte al giorno vada bene.
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Lavoro come cacciatore di Yokai, avete domande? Parte 7
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Lavoro come cacciatore di Yokai, avete domande? Parte 6
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Lavoro come cacciatore di Yokai, avete domande? Parte 5
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Lavoro come cacciatore di Yokai, avete domande? Parte 4
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Lavoro come cacciatore di Yokai, avete domande? Parte 3
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Lavoro come cacciatore di Yokai, avete domande? Parte 2
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Lavoro come cacciatore di Yokai, avete domande?
[913] È da un po’ che non ci si vede. Ho dimenticato a che punto ero arrivato, quindi vado a rileggere i vecchi log (ride). Oggi sono appena tornato e sono un po’ stanco, quindi tornerò domani sera.
- [914] >>1 Eccolo!
- [915] È arrivato.
- [916] È valsa la pena aspettare senza arrendersi.
- [919] Ci fai aspettare, eh? Apparire proprio in questo momento, sai scegliere il tempismo.
[947] Sono tornato. Il primo dei tre metodi menzionati dal maestro. Si tratta di fare un “Kogan”.
Kogan (こうがん): Nel Buddhismo, specialmente nel Mahayana, si riferisce a un voto estremamente grande. Stabilire un obiettivo grandioso come la salvezza di tutti gli esseri senzienti e mostrare la determinazione a dedicare il proprio corpo e il proprio futuro per realizzarlo.
[947] Come risultato della rivelazione del destino celeste (Tenmei morashi), si perde la propria aspettativa di vita, ma chi è che se la prende? Non è Re Enma (il Re dell’Inferno) o figure simili, ma piuttosto la Via Celeste (Tendo), o meglio, questo mondo stesso. Allora, basterebbe farsela restituire dalla Via Celeste. Beh, ovviamente, se bastasse chiederla indietro non ci sarebbero problemi. È qui che entra in gioco il “Kogan”. Originariamente, il “Kogan” è come contrarre un debito con il Cielo. È difficile da spiegare a parole, quindi anche stavolta userò un esempio famoso. Conoscete tutti Jizo Bosatsu, vero?

- [949] Eccolo! Sì, lo conosco.
[950] Jizo Bosatsu, beh, non so se sia vero, ma in origine era un normale monaco.
Jizo Bosatsu (じぞうぼさつ): Una delle figure di Bodhisattva nel Buddhismo. Particolarmente venerato in Giappone come protettore dei bambini e divinità dei crocevia. Si dice che abbia fatto voto di salvare anche le persone cadute all’inferno.
[950] Certo, aveva accumulato una certa virtù, ma non abbastanza da raggiungere il livello di Bodhisattva, e non aveva nemmeno tutta quella forza. Ma quel monaco dal cuore gentile fece un “Kogan”. Disse: “Finché l’inferno non sarà vuoto, non ne uscirò”. Beh, in pratica, all’inferno ci sono molte persone malvagie, spiriti che non possono raggiungere il nirvana a causa dei rimpianti, e ce ne sono tantissimi. Inoltre, ogni giorno nel mondo attuale muoiono molte persone così, quindi il loro numero non diminuisce mai. Il monaco giurò di non uscire mai dall’inferno finché non avesse salvato o fatto redimere tutti gli esseri umani lì presenti. Grazie a questo, pur non avendo un percorso spirituale così avanzato, il monaco ricevette in prestito dalla Via Celeste il rango e il potere di “Bodhisattva”, diventando Jizo Bosatsu. Naturalmente, in cambio, se non svuota l’inferno, vi rimarrà per l’eternità. Anzi, probabilmente ci rimarrà per sempre (ride). Fare un desiderio immenso e prendere in prestito dal mondo il potere e tutto il necessario per realizzarlo. Questo metodo si chiama “Kogan”.
[951] Ovviamente, non è che si ottenga potere subito dopo aver fatto il voto (ride). Altrimenti, probabilmente lo farebbero tutti. Bisogna fare i dovuti rituali e preparativi, accumulare addestramento e, soprattutto, quel voto deve essere in linea con la volontà del Cielo, o qualcosa del genere. E inoltre, serve una vera determinazione a portarlo a termine. Jizo Bosatsu aveva già una certa forza in origine, e soprattutto il suo desiderio era incredibilmente nobile, e aveva un cuore fermo nel volerlo realizzare davvero. Per questo ha avuto successo. Credo di aver già parlato del “Kogan” tempo fa, ma ha degli aspetti un po’ simili al modo in cui si diventa un dio nello Shinto.
Shinto (しんとう): Il sistema di credenze politeistiche indigene del Giappone, basato sul rispetto della natura e degli antenati. È caratterizzato dall’assenza di un fondatore specifico o di scritture sacre.
[951] Però, ci sono anche esempi più legati al mondo secolare. Mi pare che nel Romanzo dei Tre Regni, anche Zhuge Kongming abbia tentato di allungare la sua vita con un qualche rituale, fallendo, ma anche quello era una specie di “Kogan”. Tipo, “ricostruirò il regno di Han, quindi non potresti darmi un po’ più di vita?” (ride).
- [962] >>951 Il sistema dei meriti e demeriti (功過格)? Anche nel Sutra del Loto si dice che il Bodhisattva Sadāparibhūta (常不軽菩薩) abbia allungato la sua vita sul punto di morte. E poi ci sono i Bodhisattva che aspirano alla rinascita (願生の菩薩), eccetera.
- [952] Capisco.
- [953] Così però Jizo non sembra molto salvato…
- [955] Jizo è incredibile! Lo rispetto! Se lo vedo, giungerò le mani in preghiera…
- [956] Sempre interessante. E facile da capire.
[957] Beh, anche se non si tratta di un desiderio così enorme, si possono considerare molte altre cose. Ad esempio, voler essere un buon figlio. Voler inventare qualcosa di importante. Anche se non al livello di Jizo Bosatsu, si può comunque fare un “Kogan” per cose del genere. E da quel momento in poi, si vive dedicando tutta la propria vita a quell’obiettivo. Forse, tra i grandi professionisti del mondo, ci sono persone che hanno fatto questo “Kogan” inconsciamente. Torniamo alla nipote del maestro. La nipote ha perso la sua aspettativa di vita a causa del Cielo. Il motivo per cui si sceglie il metodo del “Kogan” qui è che, mentre nel caso “farò questo, quindi prestami la vita” il “Kogan” è piuttosto difficile, nel caso “farò questo, quindi restituiscimi la vita”, sembra ancora fattibile, no? A quanto pare, per il maestro, prendere la nipote come discepola era già deciso. Come ho già detto, la nostra scuola “Hanzan” richiede soprattutto una volontà ferma. Ci sono anche alcuni metodi per prepararsi mentalmente a questo. Tenendo conto di ciò, l’idea è di far accumulare alla nipote un po’ di percorso spirituale per un po’. Quando sarà pronta, farà un qualche “Kogan” per recuperare la sua aspettativa di vita. È un metodo piuttosto a lungo termine.
- [958] Hmm, capisco!
[960] Beh, però, anche questo metodo ha i suoi svantaggi. Primo, essendo a lungo termine, significa che ci vorranno almeno 10 anni. Ovviamente ci sono differenze individuali nel “recipiente”. Ma non si sa quando finirà il destino celeste della nipote. Se si aspetta così tranquillamente, potrebbe essere portata via da un Kamikakushi (sparizione divina) da un momento all’altro (ride).
Kamikakushi (神隠し): La sparizione improvvisa e senza motivo di una persona, specialmente un bambino. Anticamente si credeva fosse opera di divinità, tengu, ecc.
[960] Inoltre, non si sa se durante questo processo la nipote riuscirà a trovare un desiderio per cui valga la pena dedicare la sua “Via” e la sua vita. La maggior parte delle persone nel mondo finisce la vita senza sapere cosa vuole fare davvero. Anche se impara il metodo per trovarlo nella scuola Hanzan, alla fine dipende dall’individuo se ci riuscirà o meno. Affrontare il “Kogan” con un obiettivo approssimativo porterà solo al fallimento. Vado a mangiare qualcosa. Qualcuno apra presto il prossimo thread.
- [964] Si può già aprire il prossimo thread? Forse?
- [967] Davvero facile da capire. Molto utile.
- [971] Forse ho aperto il prossimo thread troppo presto?
- [972] >>971 Non è presto. Grazie per il lavoro.
- [975] Presto, la continuazione.
[15] Mi sono addormentato dopo aver messo a cuocere il riso. Continuazione. Il secondo metodo non richiede tempo come il primo, punta a una soluzione rapida. In cambio, però, il livello di pericolo aumenta un po’. Si tratta di evocare lo Yokai che ha fatto rivelare il destino celeste alla nipote e negoziare con lui affinché dimentichi ciò che ha sentito. Come ho scritto prima, gli esseri umani, a causa della loro sete di conoscenza, anche se cercano di dimenticare qualcosa, l’impressione si rafforza. E a volte, cose che si è cercato di ricordare a lungo vengono dimenticate all’improvviso. Ma per gli Yokai non è così. Ricordano per sempre ciò che vogliono ricordare, e possono cancellare immediatamente dalla memoria ciò che non vogliono ricordare. Se quello Yokai non ha alcun attaccamento particolare al contenuto rivelato, gli si chiede di dimenticarlo. Dopodiché, con un piccolo rituale, si fa finta che la rivelazione del destino non sia mai avvenuta e si ripristina l’aspettativa di vita. Tuttavia, anche questo metodo ha alcuni elementi di incertezza. Primo, lo Yokai dimenticherà davvero? Qui si dipende dalla volontà altrui. Inoltre, quando si rivela il destino celeste, è possibile che non sia stato solo lo Yokai ad ascoltare. Se lo Yokai non ha usato qualche metodo per far sentire solo a sé stesso, allora anche il vento, la terra, l’erba, gli alberi circostanti, ecc., vengono ampiamente contati. In tal caso, non c’è più nulla da fare.
- [16] Buon lavoro! Non vedo l’ora di leggere il seguito.
- [17] Riso appena cotto… Buon lavoro!
- [14] È la prima volta che scrivo, piacere di conoscervi. Vorrei fare una domanda all’OP. Prima avevi detto che per diventare di livello divino, si può diventare un dio da un corpo incorrotto (不変死, fuhenshi). Anche a casa mia, una persona che vede gli spiriti della terra mi ha detto che da un corpo incorrotto (non posso dire il nome del dio) è diventato 〇〇 Hakuryu Daimyojin (〇〇白龍大明神様). Mio padre lo venera, ma io non molto. È meglio che faccia come mio padre? Scusate per la scrittura goffa.
[19] Uno Yokai capace di far rivelare il destino celeste probabilmente ha una certa forza, e immischiarsi ulteriormente con un essere del genere è pericoloso. >>14 Se non ci credi, penso che non abbia molto senso comunque.
- [20] Quale foto dell’Imperatore consigli?
- [36] >>20 Anch’io ero curioso! Diccelo, per favore.
- [50] Imperatore consigliato! Imperatore consigliato!
[52] >>50 Se c’è una foto dell’Imperatore Jimmu, potrebbe andare bene, no? (Detto a caso). Se c’è, eh.
[48] E il terzo metodo. Questo metodo ha più certezza. Ma rispetto ai due precedenti, il livello di pericolo aumenta drasticamente. Non so se vi dice qualcosa, ma c’è uno Yokai chiamato “Kudan”, vero?
Kudan (件): Uno Yokai giapponese che si dice predica il futuro, specialmente eventi infausti. Si dice abbia il corpo di una mucca e il volto di un umano (o viceversa) e muoia dopo la profezia.
[48] Beh, chi non lo conosce lo cerchi su Google. È famoso per lasciare una profezia importante e morire perché il suo destino celeste si è esaurito. L’origine del nome probabilmente deriva da 人 (persona) + 牛 (mucca), che formano il kanji 件. Tuttavia, ha un nome originale. Mi pare fosse di origine buddhista, si chiama “Nyoze” (如是). “Nyoze” nasce quando sta per accadere qualcosa di estremamente malvagio nel mondo e lo predice. Predice. E quella profezia sembra quasi inevitabile. Ma ciò che non molti sanno è che la profezia di questo Yokai “Nyoze” è solo metà della storia. L’altra metà cosa succede? Sembra che nasca uno Yokai chiamato “Gamon” (我聞) per lasciarla. Lo Yokai “Nyoze” ha il corpo di una mucca e la testa di un umano, ma “Gamon” è l’opposto: testa di mucca e corpo umano. “Gamon” nasce sempre entro 10 ri (circa 39 km) da dove è morto “Nyoze”, subito dopo la sua morte. E lì, anche “Gamon” lascia l’altra metà della profezia e muore. A questo punto, la profezia diventa completamente inevitabile. Ma se si riesce a uccidere questo Yokai “Gamon” subito dopo la sua nascita, la profezia può essere evitata.
[49] Mi hanno detto di riassumere, quindi ho dato un’occhiata, ma se proprio dovete riassumere, correggete gli errori di battitura! È imbarazzante, no? (‘・ω・`)
[51] Tenendo conto di questo, in realtà, anche l’umano che ha fatto la “rivelazione del destino celeste” (Tenmei morashi), dopo la morte, sembra che dia vita a uno Yokai simile a “Gamon”. Il terzo metodo è simile al terzo metodo che mi era stato detto ai miei tempi. Si fa credere a quello Yokai simile a “Gamon” che la nipote del maestro sia morta, facendolo nascere. Poi lo si uccide, rendendo la profezia stessa inefficace. Se diventa inefficace, è come se la profezia non fosse mai stata fatta, e da lì si richiama indietro l’aspettativa di vita. Beh, il pericolo di questo metodo è come ho spiegato tempo fa. Tuttavia, in questo caso, la parte difficile è trovare e uccidere “Gamon”. Primo, trovare “Gamon” è difficile. E anche se lo si trova, è dubbio che si riesca ad arrivare dove si trova prima che faccia la profezia. Inoltre, anche trovandolo, bisogna uccidere quello Yokai. Anche se è malconcio, è pur sempre uno Yokai, quindi ci saranno dei rischi. E come ho detto molte volte, il nostro lavoro è più “negoziazione” che “sconfitta”. Quindi, danneggiare uno Yokai per nostra convenienza è un atto che devia dalla retta via.
- [55] Gli Yokai esistono davvero? Nyoze e Gamon sembrano esistere materialmente. Sono conservati da qualche parte e si possono vedere? Gli Yokai veri possono essere visti anche dalla gente comune?
[68] >>55 Beh, forse sono animali mutati all’improvviso. Dicono testa umana, ma probabilmente non è proprio identica a quella umana (ride).
[151] Mi chiedevo perché fossi bloccato, ma non potevo scrivere con Skype aperto… Una volta finiti di spiegare i tre metodi, il fratello del maestro fece una faccia preoccupata. Beh, qualunque metodo si scelga, alla fine il pericolo non cambia. Il fratello chiese al maestro quale metodo fosse meglio scegliere, ma il maestro scosse la testa in silenzio. E disse che la decisione finale su quale metodo scegliere spettava alla figlia stessa del fratello. Anche se si decidesse un metodo qui, se la persona interessata non è d’accordo, non si può fare. Il fratello, con un’espressione triste, disse che era vero… e aggiunse che per oggi era tardi e che avrebbero parlato dei dettagli domani. Probabilmente aveva bisogno di tempo per pensare. Il maestro ed io tornammo nella stanza degli ospiti assegnataci e andammo a dormire. Poco prima di separarci nelle stanze, il maestro mi chiese con nonchalance cosa avrei fatto io. Risposi che non lo sapevo. Il maestro, con un tono insolitamente stanco, disse: “Sei ancora un mezzo apprendista, dopotutto”.

[153] Quella sera avevo molta fame e non riuscivo a dormire. E stando a lungo con gli occhi aperti, mi venne voglia di andare in bagno. Mi avevano mostrato dove fosse il bagno, quindi mi diressi lì. Davanti al bagno c’era la moglie del fratello. La porta del bagno era chiusa e dall’interno proveniva un suono di vomito, “Oeeeh”. Era una voce familiare, sembrava fosse la nipote del maestro. Mi sentii un po’ a disagio. Beh, ero in gran parte responsabile di questa situazione, quindi onestamente non volevo incontrarla.
- [154] Davvero non potevi scrivere a causa di Skype? (ride)
- [155] Ovviamente anche il maestro si preoccupa per i suoi parenti.
- [156] Mangia bene a pranzo, eh.
[6] Stavo per girare i tacchi e nascondermi in giardino per fare i miei bisogni da qualche parte tra i cespugli, ma la moglie del fratello davanti alla porta del bagno mi notò prima. Chinò la testa come per salutare e mi chiese cosa fosse successo. Non avendo altra scelta, risposi che volevo usare il bagno, ma sembrava fosse occupato. La moglie, con un’espressione dispiaciuta, disse: “Mi scusi, ma la faccio uscire subito…”. Beh, ero io la causa di tutto, quindi mi metteva a disagio che si scusasse. Ma avevo davvero bisogno di andare in bagno, quindi non potevo dire “faccia con comodo”, e mi sembrava anche sbagliato, così accettai la sua offerta. La moglie bussò piano alla porta del bagno e disse qualcosa tipo: “Misato, stai bene? Puoi uscire un attimo?”. Fu allora che sentii per la prima volta il nome della nipote del maestro.
[13] Allora, dall’interno del bagno si sentì il rumore dell’acqua che scorreva. E poi, dei rumori sordi, come di un corpo che sbatteva contro il muro, e la porta del bagno si aprì. La nipote del maestro che uscì aveva gli occhi bendati con un panno rosso. Riguardo a questo panno: anche le persone con poteri spirituali possono provare, ma se ci si copre gli occhi con un panno di seta rossa a doppio strato, anche se non funziona con i fantasmi, la maggior parte degli Yokai dovrebbe diventare invisibile. La vista si riduce molto, ma si dovrebbero riuscire a distinguere vagamente i contorni generali delle cose. La nipote del maestro, beh, Misato-san, lo stava facendo. La moglie del fratello teneva in mano una tazza di tè fumante, gliela diede e le fece bere due o tre sorsi. Dicendo “permesso”, cercò di passare accanto a me, tenendo per mano Misato-san, ma…
- [14] Ma cosa?!
[17] Misato-san emise improvvisamente un piccolo grido, “Ih!”, e inciampò come se avesse urtato qualcosa, cadendo. Naturalmente, non c’era nulla lì. La moglie la sorresse prontamente, ma in cambio il tè caldo della tazza che teneva in mano mi finì sulla mano. Era piuttosto caldo, quindi urlai involontariamente “AHIA!”. E in quel momento mi svegliai. Eh? pensai, ancora intontito. Mi guardai intorno, ero nella stanza degli ospiti. Dopo un po’, quando fui completamente sveglio, capii che mi ero addormentato senza accorgermene e che essere andato in bagno era stato un sogno. Era un sogno stranamente vivido. Non so voi, ma io sogno spesso di andare in bagno. Da bambino, quando facevo sogni del genere, di solito facevo i miei bisogni nel sogno e poi mi svegliavo bagnato. Ma da adulto, mi sveglio poco prima di fare i bisogni in bagno. E in quei momenti, ho sempre una voglia terribile di andare in bagno. Naturalmente, anche quella volta fu così, avevo bisogno di fare pipì. Così, come nel sogno, uscii dal futon e mi diressi verso il bagno.
[18] Quando il bagno fu in vista, c’era una figura umana. Era la moglie del fratello. Eh? Fui colpito da un forte déjà vu. E avvicinandomi ancora, sentii lo stesso suono di vomito del sogno, “Oeeeh”. La moglie, vedendomi arrivare, mi chiese con lo stesso tono del sogno cosa fosse successo. Confuso, risposi titubante che volevo usare il bagno… Lo sviluppo successivo fu esattamente come nel sogno. La moglie chiese a Misato-san se stava bene, lei uscì dal bagno, bevve il tè, e poi le due stavano per andarsene, ma a quel punto i loro movimenti si fermarono. E poi, girando lentamente solo lo sguardo verso di me, i loro volti si contorsero in un sorriso indescrivibilmente sgradevole. Rimasi piuttosto sorpreso e senza parole, e l’istante successivo, la moglie improvvisamente mi gettò addosso il tè della tazza. Era piuttosto caldo, quindi urlai involontariamente “AHIA!”, e mi svegliai. Ero nella stanza degli ospiti.
- [19] Fiuu.
[20] Ma che diavolo? pensai. Avevo sognato dentro un sogno, e poi si era ripetuto. No, non era una ripetizione. Verso la fine, la moglie mi aveva chiaramente gettato il tè addosso con malizia. Anche se era un sogno, stranamente sentii dolore per il calore di quel tè. Provai a pizzicarmi una guancia, ma quella volta non sentii dolore. Capii. Sembrava che stessi ancora sognando. Come guidato da qualcosa, uscii di nuovo dal futon e mi diressi verso il bagno.
[21] Il corridoio sembrava molto più buio di prima. Davanti alla porta c’era la moglie. E, come previsto, dall’interno del bagno proveniva il suono del vomito di Misato-san, “Oeeeh”. Anzi, a quel punto non sapevo nemmeno se quella persona fosse davvero la nipote del maestro e si chiamasse Misato. Ma c’era qualcosa di strano. La moglie sbatteva la tazza contro la porta, gon, gon. La tazza era di vetro, ma si stava gradualmente frantumando, e le mani della moglie si stavano riempiendo di sangue. In quel momento, stranamente, non provai molta paura. Mi avvicinai alla moglie. Lei chiese: “Cosa succede?”, e io risposi onestamente: “Sono venuto a usare il bagno”. Sentendo ciò, la moglie improvvisamente sfoggiò un sorriso sgradevole e stranamente viscido, disse di aspettare ancora un po’ e chiamò Misato-san fuori dal bagno. Poi, mise dei frammenti di vetro piuttosto rotti nella bocca di Misato-san. Misato-san, sempre con quel sorriso sgradevole, li masticò una, due volte. Il sangue iniziò a fuoriuscire copiosamente dalla sua bocca. Vedendo ciò, la moglie mi chiese: “Se anche tu hai fame, perché non ne prendi un po’?”. Rifiutai, ma la moglie disse di non fare complimenti e mi afferrò saldamente il braccio. Aveva una forza incredibile. Provai a liberarmi, ma fu inutile. E poi, mi ficcarono a forza i frammenti di vetro in bocca. A quel punto, mi svegliai di nuovo.
[22] Sentii un leggero sapore di sangue in bocca. Mi pizzicai la guancia, faceva male. Sembrava che finalmente mi fossi svegliato davvero dal sogno. Tirai un sospiro di sollievo. Faccio spesso sogni spaventosi, ma di solito quando mi sveglio non ricordo bene il contenuto. Ma questa volta, dato che il contenuto del sogno era vivido, il retrogusto era pessimo. Rimasi un po’ nel futon, ripensando al sogno, intontito. Forse a causa del sogno spaventoso e del fatto che fosse un sogno sul bagno, non lo so. Fui di nuovo assalito da un’intensa urgenza di urinare. Fu allora che capii, in qualche modo. Probabilmente, non dovevo andare in bagno in quel momento. Ma la pipì era quasi insopportabile. Così, decisi di non andare in bagno, ma di fare come avevo pianificato nel primo sogno: andare di nascosto in giardino e fare pipì in piedi tra i cespugli. Uscii dal futon, mi avvicinai in punta di piedi alla finestra che dava sul giardino, la aprii e uscii. Controllai che non ci fosse nessuno e, in un cespuglio lì vicino, abbassai i pantaloni.
[23] Non c’entra nulla, ma la luna è rotonda e bellissima. Continuazione. Dopo aver fatto i miei bisogni, mi sentii un po’ più sollevato. Stavo per tornare in camera, ma fu allora che notai un suono ritmico di acqua che scorreva provenire da un punto abbastanza vicino. Era il rumore dello sciacquone del bagno. Tuttavia, c’era qualcosa di strano. Come dire, quando si gira la leva del water per lo scarico piccolo, l’acqua scorre solo per il tempo in cui la si tiene girata, no? Probabilmente era quel suono, ma veniva prodotto a intervalli regolari, come se si stesse suonando uno strumento musicale, facendo scorrere l’acqua. Mi chiesi cosa stesse succedendo.
[24] Onestamente, a causa del sogno, non volevo avere molto a che fare con il bagno. Il giardino della casa del maestro era piuttosto grande. Il bagno da cui proveniva quel suono ritmico d’acqua aveva una finestra che dava sul giardino. Diedi una sola occhiata a quella finestra, ma la luce era spenta e dentro era buio pesto. Esitai un po’, ma pensai di far finta di niente e tornare in camera. La curiosità uccide il gatto, sai. Ma l’istante successivo, quel pensiero svanì completamente. Dal bagno provenne una voce diversa dal suono dell’acqua. Era una voce sommessa, ma familiare. Naturalmente, dubitai delle mie orecchie. Quindi mi concentrai ancora di più sul suono. E allora ne ebbi la certezza. Quella voce era del maestro.
[25] Mi chiesi cosa stesse facendo il maestro in bagno nel cuore della notte. Perché faceva una cosa così strana? Una volta che il dubbio si insinuò, la curiosità crebbe a dismisura. Diamo solo una piccola occhiata. Decisi così. Mi abbassai e mi avvicinai di soppiatto alla finestra del bagno. Non ebbi il coraggio di sbirciare dalla finestra, ma almeno volevo cercare di capire cosa stesse dicendo il maestro. E sentii. Sciàà, sciàà, il maestro faceva scorrere l’acqua e diceva questo: Vieni fuori, vieni fuori. Vieni fuori, vieni fuori. Vieni fuori, vieni fuori. Il mio cuore fece un balzo. Sentii di aver sentito qualcosa che non dovevo sentire. Mi allontanai in fretta da lì, tornai indietro per la stessa strada da cui ero venuto di nascosto e rientrai nella mia stanza.

[26] Per oggi basta, non riesco a esprimermi bene. Scusate se è difficile da leggere.
- [27] No, è sempre molto interessante e facile da capire. Buon lavoro. Non vedo l’ora di leggere il seguito.
- [28] È arrivato! Buon lavoro. È spaventoso ma non vedo l’ora.
- [30] Buon lavoro. Attendo con ansia il seguito!
- [29] Grazie sempre per le storie interessanti. Buon lavoro!
- [38] Non vedo l’ora di leggere il seguito!!!
- [49] Sembra Yokai Watch nella vita reale. Hai dei partner?
- [51] Un cacciatore di Yokai posseduto da una donnola è troppo da protagonista. Vorrei che ne facessero un manga.
- [53] Chissà quando tornerà la prossima volta. Quando l’OP arriva, a volte ha dimenticato il contenuto precedente, quindi forse un sito di riassunti sarebbe utile. Anche se non l’ho visto (ride).
[67] Continuazione. Rientrato di corsa nella mia stanza, mi rannicchiai tremante sotto le coperte. Qualunque cosa stesse facendo il maestro, o qualunque cosa fosse quella cosa che non era il maestro, probabilmente ciò che stava accadendo in quel bagno non era qualcosa che dovevo sapere. Mi pentii amaramente di aver spiato la situazione del bagno. Quel giorno, rimuginando su queste cose, finii per addormentarmi profondamente. Stavolta, forse a causa della stanchezza accumulata, riuscii a dormire sodo.
[68] Al mattino, fui svegliato dal maestro. Erano circa le 8. Ero curioso degli eventi della notte, quindi osservai il comportamento del maestro, ma era come al solito. Il maestro disse che la colazione era pronta e di andare a mangiare. Finalmente qualcosa da mangiare! Esultai. Seguii il maestro verso la cucina. E nell’istante in cui varcai la porta della cucina, improvvisamente sentii il mio corpo diventare più leggero.
- [69] Bentornato OP! Non vedo l’ora di vedere fin dove arriverai oggi.
[71] Avevo una vaga familiarità con quella sensazione. Ma perché qui? pensai, e mi guardai intorno in cucina. Allora, appeso al muro della cucina, c’era un dipinto a inchiostro leggermente sbiadito. Beh, sembrava fuori posto in una cucina. Non c’era nient’altro di notevole, quindi ipotizzai che la causa della leggerezza del mio corpo fosse quella. Io non ho poteri spirituali, quindi non capisco nulla, ma secondo il maestro e altre persone che dicono di averli, sul mio corpo è sempre attaccata una donnola bruciacchiata e disgustosa. Ma a volte si stacca. Il motivo non è che le donnole abbiano paura o non gradiscano qualcosa. Beh, a differenza degli Yokai comuni, le donnole sono già morte, quindi probabilmente a loro non importa più di queste cose. Il momento in cui se ne vanno è di solito davanti a qualcosa di cui si “vergognano”. È strano che provino vergogna pur non temendo nemmeno la morte. Feci un segnale al maestro per entrare nel suo campo visivo e glielo comunicai. Quel dipinto. Potrebbe essere costoso. Lo voglio. Inganniamoli. Non lo portiamo via?
[156] Continuazione. Il maestro notò il mio segnale e guardò verso il dipinto. Poi, sedendosi al tavolo dove era apparecchiato il pranzo, mi rispose con un segnale: “Rinuncia”. Beh, se lo diceva anche il maestro, probabilmente era impossibile, pensai. Seguendo il maestro, mi sedetti anch’io e osservai attentamente il dipinto. Era un dipinto a inchiostro che raffigurava delle gru? o qualcosa del genere in un lago. Nell’angolo in basso a sinistra del dipinto, c’era un nome: Sō× (non riuscivo a leggere bene) Koji. Koji significa nome buddista dato a un laico, nome postumo, oppure è un titolo che prendono le persone che hanno compiuto un addestramento straordinario. Un Koji particolarmente famoso è Kashin Koji, conoscete la storia dell’illusionista al servizio di Oda Nobunaga? E tra quelli che mi ricordavo, c’era solo un Koji con il carattere “Sō” (葬 – funerale). Soshi Koji (葬死居士).
[173] Riguardo a Soshi Koji, ometterò i dettagli perché sarebbe lungo, ma per ora pensate a lui come alla persona che ha tradotto in giapponese il libro chiamato “Sosho” (葬書 – Libro dei Funerali). Il Sosho tratta di Feng Shui, ma il Feng Shui originale esisteva per onorare gli antenati. Quindi Guo Pu (郭璞), l’autore del Sosho, in Cina è considerato una sorta di dio della pietà filiale, ma Soshi Koji, che tradusse il Sosho in giapponese, ha una posizione quasi identica anche in Giappone. Tra l’altro, esiste una scuola di caccia agli Yokai chiamata Scuola Soshi (葬死流), anch’essa fondata da questa persona. Beh, sia per aver diffuso il concetto di Feng Shui in Giappone, sia per aver fondato una scuola, sembra che sia rispettato persino dagli Yokai pur essendo umano. Perché le donnole si vergognino di fronte a lui, non lo so bene nemmeno io. Non ho così tante conoscenze su di lui. Forse qualcuno della Scuola Soshi lo saprebbe.
[174] Ho cercato di fare del mio meglio ma ho ancora sonno (ride). Scusate, vado a dormire.
- [175] >>174 Buonanotte.
- [176] Buonanotte~. Sogni d’oro.
- [177] Nooo, non dormire! Raccontaci di più!
[209] Mentre osservavo distrattamente il dipinto, il fratello del maestro e sua madre arrivarono in cucina. La colazione era piuttosto sostanziosa: riso, pesce alla griglia, zuppa di miso, ecc. Poi, una volta che il cibo fu tutto sul tavolo, la moglie del maestro prese del porridge e sembrava intenzionata a portarlo alla figlia. Allora, il maestro disse: “Chiamiamo anche Misato-chan qui, mangiamo insieme”. “Ma…” la moglie esitò un po’, ma il maestro mi lanciò un’occhiata e la rassicurò: “Non fa bene restare sempre chiusa in quella stanza. Ora va bene”. Allora anche il fratello concordò: “Sì, è vero. Potresti chiamarla?”. Rimasi sorpreso nel sentire il nome Misato, che avevo sentito nel sogno. La moglie rispose “Va bene” e andò a chiamare la figlia.
- [210] Che suspence…
- [211] L’OP è arrivato!
[213] Misato-san arrivò poco dopo, accompagnata dalla madre. Si era cambiata, non indossava il pigiama ma abiti civili, una camicia a maniche lunghe e jeans o qualcosa del genere. Quando Misato-san mi vide, ebbe un’espressione momentaneamente sorpresa, ma sembrava non sentirsi male come prima. Poi, quando fummo tutti riuniti, iniziammo a fare colazione insieme. Allora, il maestro disse qualcosa tipo “Ieri eravamo così di fretta che non abbiamo potuto presentarci” e spiegò a Misato-san chi fosse. Beh, a parte essere suo zio, quando parlò anche della caccia agli Yokai, lei mostrò apertamente diffidenza (ride). E poi, approfittando della situazione, mi presentai anch’io. Osservando Misato-san, mi chiesi fino a che punto capisse la sua situazione. Ma forse anche a causa della sua timidezza, parlò poco. E dopo una colazione un po’ imbarazzante, il maestro disse qualcosa tipo “Ora parlerò un po’ con questa ragazza, quindi gli altri potrebbero lasciarci soli?”. La moglie del fratello sembrava preoccupata, ma fu portata via dal fratello e dalla madre. Anch’io pensai di seguirli e mi alzai, ma il maestro mi disse: “Tu rimani”.
[214] Ah, ho sbagliato a scrivere la parte delle presentazioni. Misato-san sapeva che il maestro era suo zio, ma non sapeva che il lavoro dello zio fosse legato a queste cose, quindi il maestro glielo spiegò, e io mi accodai. Questo è il senso.
[215] Ho bevuto un po’ di alcol e sto diventando un po’ incoerente (ride). Quando gli altri se ne furono andati, il maestro iniziò a spiegare a Misato-san la sua situazione in modo conciso. Misato-san sembrava averne passate tante, e fu piuttosto ricettiva, abbassando facilmente la guardia. Beh, il fatto che il maestro avesse rivelato di occuparsi di queste cose in presenza della famiglia era stato abile. E ora, lasciandola sola, era più facile influenzarla.
- [216] Bentornato OP. Ti sto leggendo.
[268] Continuazione. Misato-san ascoltava le spiegazioni del maestro semplicemente annuendo. E quando il maestro ebbe finito di parlare, gli chiese questo: Aveva sentito dai suoi genitori della proposta di diventare sua discepola, ma le avevano detto che il maestro si occupava di calligrafia. Era completamente diverso? Mi ricordai dei vari diplomi di calligrafia che avevo visto nella sua stanza. Capisco, quindi all’inizio pensava che io e il maestro fossimo una coppia maestro-discepolo di calligrafia. E poi all’improvviso si parlava di caccia agli Yokai, quindi era normale che trovasse la cosa strana. Ma ricordavo che il maestro avesse effettivamente il titolo di maestro di qualche scuola. Forse l’apprendistato riguardava la calligrafia? pensai, ma dal discorso del maestro sembrava intenzionato a insegnarle la caccia agli Yokai. Beh, poteva insegnare anche calligrafia, quindi non l’aveva ingannata del tutto?
[270] Da lì iniziò il momento della giustificazione del maestro. Disse che all’inizio intendeva insegnarle solo calligrafia, ma una volta arrivato lì e vista la sua situazione, era stato costretto a rivelare anche il suo lavoro segreto. Il maestro era bravo a parlare, e Misato-san sembrò convinta. E finalmente si arrivò al dunque: c’erano i tre metodi, cosa voleva fare? chiese il maestro. Secondo la spiegazione del maestro, con il primo metodo, le avrebbe insegnato da ora in poi lo studio legato alla caccia agli Yokai. Con gli altri due metodi, se avessero avuto successo, e se lei fosse stata ancora interessata, l’avrebbe presa come discepola solo per la calligrafia. Beh, anche la storia di prenderla come discepola solo per la calligrafia mi sembrava un po’ sospetta (ride). Sembrava pensare: “Una volta che è mia discepola, poi posso fare come voglio!”. Misato-san ci pensò un po’, ma disse onestamente che non aveva intenzione di imparare la caccia agli Yokai ecc., quindi preferiva puntare a una soluzione rapida con gli altri due metodi.
[272] Da lì, io e il maestro discutemmo un po’. Decidemmo di adottare il secondo metodo: “Chiediamo allo Yokai di dimenticare”. Il motivo era che offriva più spazio per la negoziazione, ed era qualcosa a cui io e il maestro eravamo più abituati. Una volta decisa la strategia, iniziammo subito i preparativi. Per prima cosa, un sopralluogo del luogo dove evocare lo Yokai. Decidemmo che sarebbe stato il luogo dove Misato-san era scomparsa e poi ritrovata. Il maestro disse che si sarebbe occupato di altri preparativi e che dovevo andare io a controllare. Beh, probabilmente il maestro non voleva avvicinarsi troppo al mare, e io seguii le sue istruzioni. Guidato dal fratello del maestro, mi diressi verso la scogliera dove era stata trovata Misato-san. Era a circa 40 minuti a piedi dalla casa del fratello. Abbastanza lontano. All’inizio il fratello aveva proposto di andare in macchina, ma io chiesi di andare a piedi perché volevo controllare bene il paesaggio circostante e la posizione degli edifici. Quando arrivammo, ero piuttosto stanco.

[273] Quel posto era davvero isolato, come avevo sentito. Non era proprio accanto alla strada, bisognava lasciare la strada asfaltata e camminare per 4-5 minuti su un terreno roccioso per arrivarci. Naturalmente, non c’erano lampioni nei dintorni. Ora era mezzogiorno, quindi andava bene, ma era ovvio che di notte sarebbe diventato buio pesto e non si sarebbe visto nulla. Un posto così, quindi, poco frequentato. Beh, un luogo ideale per evocare uno Yokai. Poi, il fratello mi portò alla grande roccia dove Misato-san stava mangiando lombrichi, e ne staccai un pezzo. Staccare un pezzo significa che colpii la roccia con un martello che avevo portato e ottenni una pietra abbastanza grande e piatta. Dopodiché, cercai un posto abbastanza spazioso nei dintorni e vi versai del sakè. Era sakè da cucina che avevo preso dalla cucina. In questo caso, per qualche motivo, il sakè da cucina funziona meglio del sakè normale. Forse c’è qualcosa di diverso (ride).
- [283] >>273 Forse perché il sakè da cucina contiene sale?
- [274] Forse agli Yokai piace di più quello trattato per non essere bevibile?
- [279] Non riesco a capire se sia vero o falso, ma è molto interessante da leggere. Mio nonno diceva che una volta le volpi ingannavano le persone facendole perdere la strada, o si trasformavano in esseri umani. Le volpi sono un po’ l’archetipo dello Yokai, ma c’è qualcosa di particolare nelle volpi che le rende più inclini a diventare Yokai rispetto ad altri animali? E perché ora sono scomparse? C’entra forse la deforestazione?
- [284] >>279 Non capisco come tu non possa capire.
- [280] L’OP è arrivato.
- [282] Yokai e spiriti (霊, rei) sono leggermente diversi, no? Non so spiegarlo bene, ma forse gli spiriti sono come la radioattività? E le sostanze radioattive sono gli umani o gli Yokai? Non so, forse no.
- [286] Capisco che sia un’offerta per lo Yokai, ma anch’io non lo mangerei assolutamente (ride).
- [287] Berlo essiccato esiste, ma crudo…
[460] Finiti i preparativi principali, tornai a casa con il fratello. Naturalmente, portai con me anche la roccia che avevo staccato. Al ritorno, sembrava che anche il maestro fosse uscito per altri preparativi e non fosse ancora rientrato. Quindi, con l’aiuto del fratello e di sua moglie, scavai la terra del giardino cercando più lombrichi possibile, belli vivi. Lo Yokai in questione aveva usato lombrichi per “intrattenere” Misato-san, e gli Yokai di solito offrono ai loro ospiti ciò che a loro piace. Se abbiamo capito qual è il suo cibo preferito, non c’è motivo di non prepararlo per la negoziazione.
[651] Una volta preparati i lombrichi, tornai a casa con il fratello. Al ritorno, sembrava che anche il maestro avesse finito gli altri preparativi ed era rientrato. Il maestro mi disse che per la negoziazione con lo Yokai avremmo usato il metodo successivo.
- [653] Oh, è la prima volta che lo vedo in tempo reale.
- [657] Eccolo!!
- [699] Che paura!
[663] Come ho scritto prima. In realtà, anche l’umano che ha fatto la “rivelazione del destino celeste” (Tenmei morashi), dopo la morte, sembra che dia vita a uno Yokai simile a “Gamon”. Si fa credere a quello Yokai simile a “Gamon” che la nipote del maestro sia morta, facendolo nascere. Poi lo si uccide, rendendo la profezia stessa inefficace. Se diventa inefficace, è come se la profezia non fosse mai stata fatta, e da lì si richiama indietro l’aspettativa di vita. Beh, il pericolo di questo metodo è come ho spiegato tempo fa. Tuttavia, in questo caso, la parte difficile è trovare e uccidere “Gamon”. Primo, trovare “Gamon” è difficile. E anche se lo si trova, è dubbio che si riesca ad arrivare dove si trova prima che faccia la profezia. Inoltre, anche trovandolo, bisogna uccidere quello Yokai. Anche se è malconcio, è pur sempre uno Yokai, quindi ci saranno dei rischi. E come ho detto molte volte, il nostro lavoro è più “negoziazione” che “sconfitta”. Quindi, danneggiare uno Yokai per nostra convenienza è un atto che devia dalla retta via.
[697] Il maestro tornò verso le 5 del pomeriggio. Era già abbastanza buio. Il maestro tornò con una grossa borsa e dal suo corpo proveniva un leggero odore di pesce crudo. Spiegai brevemente al maestro i preparativi che avevo fatto fino a quel momento. Il maestro, con un’espressione un po’ stanca, rispose “Capito” e poi disse: “Adesso vado a fare un bagno e riposerò fino all’ora stabilita, quindi occupati del contenuto della borsa”. Acconsentii e il maestro si diresse verso il bagno. Aprii la borsa del maestro, che puzzava sgradevolmente, e rimasi sorpreso. Dentro c’era il cadavere di un cane morto.
[700] Il cadavere del cane non era particolarmente necessario per il rituale che stavamo per compiere. Perché il maestro aveva preparato una cosa del genere? Inoltre, quel cane, a vederlo – ovviamente era solo un’ipotesi – non sembrava un randagio. Era uno Shiba Inu dal pelo piuttosto curato, e aveva anche un collare. E la pancia del cane era spaccata a metà. Il sangue di cane nero è spesso usato nella caccia agli Yokai e ai fantasmi, insieme all’urina di un vergine. Questa è una storia abbastanza famosa, no? Tuttavia, il modo in cui si ottiene quel sangue di cane è in realtà piuttosto crudele. Prima, per calmare il cane, gli si riempie la bocca di sassi e gli si legano le zampe. Poi, con un grosso machete, si taglia lentamente a metà il tronco del cane. Per un po’, il cane non muore e si dimena in agonia. E dopo che è completamente morto, si estraggono gli organi e li si immergono nell’acqua. L’acqua diventa rossa, e quell’acqua viene usata come “sangue di cane”.
- [701] >>700 Ma a cosa serve?!
[704] Beh, ovviamente, dopo si mescolano varie altre cose, ma più o meno è così. Di solito non è qualcosa che si usa spesso, credo. È crudele ed è difficile da ottenere. Tuttavia, il sangue di cane nero è generalmente considerato “impuro” ed è odiato da Yokai e fantasmi, quindi è efficace per respingerli. E anche i cani di altri colori hanno vari usi. In questo caso, dato che era uno Shiba Inu piuttosto bianco, probabilmente si sarebbe usato sangue di cane bianco. Ma il sangue di cane bianco è qualcosa che si usa molto raramente. Perché il sangue di cane bianco si usa per “uccidere” le persone.
- [711] Le cose si stanno facendo inquietanti… Il maestro, a questo punto, sta ancora bene, vero?
[712] Sembra che il sangue di cane bianco contenga potere spirituale. Si dice che abbia il potere di eliminare le cose infauste, curare malattie demoniache e cose del genere. Si usa anche nella tecnica del lavaggio del cuore (洗心術, senshinjutsu), ma anche se sembra qualcosa di buono, si tratta fondamentalmente di storie legate all’uso come medium per qualche tecnica straordinaria, e oggi la maggior parte degli usi non è stata tramandata. Allora, a cosa serve oggi? Si usa in una tecnica chiamata “spegnimento del fuoco” (火消し, hikeshi). Questa tecnica dello spegnimento del fuoco è il “metodo per uccidere spiritualmente” di cui parlavo prima. Ho già raccontato la storia delle tre fiamme che bruciano sulle spalle e sulla sommità della testa degli esseri umani? Se non l’ho fatto, lo spiegherò più tardi. Finché queste tre fiamme esistono, l’anima umana è legata al corpo fisico. Per spegnere questo fuoco, sembra sia necessario essere bagnati dal sangue di cane bianco. Quindi, non bisogna assolutamente mettere sangue di cane bianco sulle spalle o sulla sommità della testa. L’anima se ne va via da qualche parte in un attimo. Ma al contrario, se si vuole disperdere l’anima di qualcuno, basta gettargli addosso del sangue di cane bianco, e quella persona morirà spiritualmente nove volte su dieci.

[766] Una piccola spiegazione sul fuoco. C’è una superstizione secondo cui non bisogna voltarsi indietro quando si cammina su una strada di notte, e anche questo deriva dal fuoco sulle spalle e sulla sommità della testa. Potrebbe sembrare un po’ sospetto, ma si dice che quel fuoco sia stato dato dagli dei quando crearono gli esseri umani. I tre fuochi insieme hanno il potere di una sorta di barriera, data per proteggere gli umani da demoni e spiriti maligni (魑魅魍魎, chimimoryo). Quel fuoco raramente si spegne, ma ha alcuni punti deboli. Beh, ovviamente il sangue di cane bianco è uno di questi, ma sembra che il fuoco possa essere spento anche dal respiro stesso dell’uomo. Quindi, si dice che quando una persona si volta indietro, inconsciamente spegne uno dei fuochi sulla spalla con il respiro del naso.
[768] Quindi, di notte, anche se senti un rumore sospetto alle tue spalle, non devi assolutamente voltarti indietro. Perché si tratta di Yokai o simili che vogliono arrecarti danno, che ti stanno ingannando per farti voltare e spegnere uno dei fuochi sulla spalla con il tuo respiro. Nel caso del sangue di cane bianco, il fuoco rimane spento abbastanza a lungo. Ma nel caso del respiro del naso, anche se il fuoco si spegne temporaneamente, di solito torna alla normalità la mattina successiva. E anche quando un umano muore, quel fuoco non scompare semplicemente. Si separa dalla persona e continua a bruciare per un po’. Forse questa è l’origine degli Onibi (fuochi fatui) o qualcosa del genere.
- [769] Wow. Che differenza c’è tra Hitodama (人魂?) e Onibi? Hitodama = degli umani, Onibi = di Yokai e simili?
[770] Beh, ci sarebbero molte altre cose da dire su questo fuoco, ma non sono molto rilevanti per la storia attuale, quindi mi fermo qui. Torniamo alla storia principale. Ero un po’ indeciso su cosa fare con la carcassa del cane che mi aveva dato il maestro, ma decisi di “processarla” come mi aveva detto. Fortunatamente, la famiglia del fratello del maestro non era presente. Nascosi la borsa puzzolente in un angolo del giardino e presi in prestito gli strumenti necessari dal fratello del maestro. Beh, in quel momento, forse perché anch’io puzzavo di pesce crudo, mi guardarono con sospetto e mi fecero varie domande. Dissi che stavo preparando le cose necessarie per stanotte e riuscii a convincere il fratello. Gli chiesi di tenere lontane le persone dal giardino e iniziai a “processare” la carcassa. Prima, misi dell’acqua in un secchio, circa a metà. Poi, sputai nell’acqua, e ci sono altri due o tre passaggi, ma è meglio evitare di scriverli troppo nel dettaglio, quindi li ometto. Estrassi gli organi del cane e li immersi nell’acqua. Poi versai l’acqua diventata rossa in una bottiglia di plastica. Naturalmente, facendo attenzione che l’acqua non mi schizzasse sulle spalle o sulla testa. E seppellii tutto il resto, compreso il secchio, nel giardino. Come tocco finale, piantai un nocciolo di pesca nel punto in cui avevo seppellito tutto. È famoso piantare qualcosa quando si seppellisce qualcosa di infausto, ma è meglio evitare ciliegi o salici. In questi casi, di solito si sceglie un nocciolo di pesca. Certo, c’è anche una questione di compatibilità.- [793] La fiamma sulla testa sembra il protagonista di Reborn
[829] >>793 Anche se si chiama ‘fiamma’, non sarà mica solo un’espressione metaforica tipica di queste storie?
- [799] Ho capito il fatto di non voltarsi perché si spegne il fuoco sulla spalla. Allora non andrebbe bene girare tutto il corpo senza cambiare l’angolo relativo tra spalle e testa?
[833] >>799 Non sono un ricercatore, quindi non ho studiato la cosa così a fondo. C’è davvero bisogno di guardarsi tanto alle spalle? Nel senso di ‘guardiamo avanti e camminiamo’. >>811 Non è che non voglia dirti il motivo, ma conosci quelle storie di fantasmi in cui se scopri qualcosa, poi ‘quella cosa’ arriva? Forse è una cosa simile.
- [811] Mia mamma ci ripete sempre a me e ai miei fratelli, con gli occhi che le escono dalle orbite: “Non bere il tè avanzato dal giorno prima!” oppure “Non tagliarti assolutamente le unghie di notte!!”. Quindi è davvero così grave… Perché gli adulti non ci spiegano mai il motivo per bene?
[845] Continuazione. Quando ebbi finito di processare il sangue del cane, iniziò a farsi buio. Decisi di fare anch’io un bagno. Lungo la strada, incontrai la moglie del fratello, ma distolse palesemente lo sguardo. Mi preoccupai un po’, pensando che forse l’odore era davvero terribile. E poi, già che c’ero dopo il bagno, mi cambiai indossando il mio “costume” da lavoro. Credo di averlo già detto, ma i sacerdoti Shinto che hanno a che fare con gli dei devono vestirsi in modo pulito e ordinato, mentre per un mestiere come il nostro, che tratta con gli Yokai, è il contrario, bisogna avere un aspetto trasandato. Beh, ci sono vari tipi di sporcizia, e a quanto pare l’odore di sangue non va bene per gli Yokai. Il tipo di sporcizia che preferiscono gli Yokai è più simile al fango, alla polvere, cose del genere. Come dire, forse sono cose più vicine alla natura. Per questo preparo in anticipo vestiti logori e non lavati spesso.
- [846] Hmm hmm.
[850] Dopo un po’, il fratello mi invitò a cena. Non avevo molta fame a causa dei lombrichi e del cane, ma pensando che fosse meglio mangiare qualcosa in vista della notte, lo seguii. Arrivati in cucina, Misato-san, la moglie e la famiglia del fratello erano già riuniti, ma il maestro non c’era. Chiesi: “Dov’è il maestro?”. Il fratello mi disse che apparentemente stava ancora dormendo e non dava segni di volersi svegliare. Beh, forse in questi casi è meglio lasciarlo dormire, ma personalmente pensai che, dato che lo Yokai di questa volta offre lombrichi da mangiare, affrontarlo a stomaco vuoto non fosse una buona idea. C’era una piccola possibilità che potesse approfittarsi della fame. Così dissi: “Vado a svegliarlo io”, e mi diressi verso la stanza del maestro. Aprii la porta della stanza del maestro: era buio pesto. Lo chiamai “Maestro, Maestro” due o tre volte. Nessuna risposta. Non avendo altra scelta, cercai a tentoni l’interruttore della luce e l’accesi. Allora, trasalii leggermente. Il maestro era sdraiato con gli occhi aperti e fissava intensamente il soffitto. Mi avvicinai a lui con cautela e chiesi: “Cosa c’è? Sembra che sia ora di cena?”. Lui chiese all’improvviso: “Lo vedi?”. Rimasi sbalordito, ma guardai nella direzione in cui guardava il maestro e non vidi nulla. “No”, risposi. Il maestro disse: “Capisco”, e si alzò dal futon. E poi, rimasi ancora più sconvolto. I vestiti che indossava il maestro erano fradici di sudore. Talmente tanto che si sarebbero potuti strizzare.

- [852] >>850 Uwah, che paura.
- [856] Il maestro sta iniziando a sembrare in pericolo…
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Lavoro come cacciatore di Yokai, avete domande? Parte 7
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