Insegnami come si fa il viaggio astrale!

Salve, sono l'amministratore. Sapevi che nell'abisso di Internet giapponese, nei suoi angoli nascosti, circolano storie sussurrate in segreto?

Nell'ombra profonda dell'anonimato, vengono ancora tramandati numerosi strani eventi. Qui, abbiamo accuratamente selezionato quelle storie misteriose – di origine sconosciuta, ma stranamente vivide – che possono farti venire i brividi lungo la schiena, stringerti il cuore o persino sovvertire il senso comune.

Troverai sicuramente storie che non conoscevi. Allora, sei preparato/a a leggere…?

[1] Per favore, insegnatemi come fare il viaggio astrale.

  • [23] Che ne dici di iniziare dai sogni lucidi?

[28] >>23 Ah sì, il viaggio astrale è tipo una continuazione del sogno lucido, vero?

  • [30] >>28 Esatto. O meglio, sono più o meno la stessa cosa, cambia solo il modo di arrivarci.
  • [3] Devi immaginare di tirare una corda dal tuo corpo.

[6] >>3 Il problema è che poi mi addormento senza accorgermene, sai?

  • [15] Di solito, guarda l’orologio e conferma: “Questo non è un sogno”. Di solito, guarda le linee della mano e conferma: “Questo non è un sogno”. Di solito, guarda un giornale o un libro e conferma: “Questo non è un sogno”. Negli orologi, nel sogno, l’ora cambia ogni volta che li guardi. Le linee della mano, nel sogno, a volte sono lisce o ce ne sono solo poche. Giornali e libri, nel sogno, hanno contenuti senza senso, cose assurde scritte sopra.

[20] >>15 Quindi bisogna prendere l’abitudine di guardarsi le mani e cose simili, giusto?

  • [38] >>20 Proprio così. Una volta che ti rendi conto di essere in un sogno, puoi divertirti lì dentro come vuoi, oppure puoi sdraiarti sul posto e provare a rotolare lateralmente, e dovresti riuscire a “scivolare fuori”. All’inizio potresti svegliarti spesso, ma non preoccuparti, diventerai gradualmente capace di farlo più a lungo.

[39] >>38 È possibile non svegliarsi mai più?

  • [50] >>39 Se fosse possibile, probabilmente non sarei qui (nella realtà), no?
  • [103] Controllare il palmo della mano funziona davvero.
  • [19] Quando vai a dormire, ripercorri mentalmente la giornata al contrario, come un rewind.
  • [22] Questa stagione è perfetta. Al tramonto, apri le tende e dormi vicino alla finestra. In questo modo è più facile che si verifichi il movimento rapido degli occhi (REM), e quindi la paralisi nel sonno. Da lì in poi, l’esperienza è fondamentale. Devi fallire tante volte e affinare la sensibilità.

[27] >>22 Bisogna fare qualcosa di speciale quando si dorme?

  • [35] >>27 Basta fare attenzione a non prendere un colpo di calore, per il resto va bene qualsiasi cosa. Se c’è luce, il sonno diventa naturalmente più leggero. Finché non riesci a indurre coscientemente la paralisi nel sonno, faresti bene a provare questo metodo.

[41] >>35 Ah, è quella che chiamano tecnica della corda. Riguardo alla tecnica della corda: La prima tecnica della corda sembra essere il metodo più ortodosso, provato anche dall’autore dell’articolo, Keili Brown. Anche se si chiama corda, non si usa una corda reale, ma una “corda immaginaria”. Per prima cosa, sdraiati a letto e immagina una corda che scende dal soffitto verso il tuo corpo. A quanto pare, a volte si possono avvertire leggere vertigini, ma dicono che non sia un segnale pericoloso e che si possa continuare tranquillamente. Una volta che riesci a visualizzare chiaramente la corda, afferrala con le mani (immaginarie) e inizia a salire lentamente verso il soffitto. Dicono che il punto sia continuare a provare senza arrendersi finché l'”astral body” (corpo astrale) non si separa dal corpo fisico.

  • [107] Ci sono riuscito una volta, ed ero davvero collegato al corpo da qualcosa di simile a un elastico.
  • [25] Io ci ho provato per circa 3 anni guardando vari siti, ma non ci sono mai riuscito nemmeno una volta. Ancora adesso ci provo ogni tanto, riesco ad arrivare fino al punto in cui il corpo vibra e si irrigidisce, ma non c’è il minimo segno che stia per uscire.
  • [26] E poi c’è il diario dei sogni. Bisogna arrivare a sognare tutte le notti.

[31] >>26 Ah, è vero, non stavo tenendo un diario dei sogni… Farò in modo di sognare assolutamente ogni notte!

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  • [42] >>31 Dicono che i sogni siano ricordi superflui creati durante il riordino della memoria, e fatti per essere dimenticati subito. Quindi, appena ti svegli, scrivi in fretta, anche solo a grandi linee, dall’inizio alla fine. Anche scrivere per punti funziona. Continuando, smetterai di dimenticare i sogni e diventerai capace di descriverli nei minimi dettagli.

[43] >>42 Allora è meglio tenerlo vicino al cuscino, eh?

  • [49] >>43 È meglio lasciare il quaderno aperto, sai?

[53] >>49 E magari con la mina della matita meccanica già un po’ fuori.

  • [45] >>42 Questo funziona davvero. Anch’io ho iniziato da poco a puntare a diventare un “ridanzer” (*), e sono già in grado di scrivere chiaramente il contenuto dei miei sogni. All’inizio, penso sia meglio evitare assolutamente di riaddormentarsi e concentrarsi sul diario dei sogni per circa due settimane. * Ridanzer: Persona abile nelle esperienze extracorporee. Durata indicativa della permanenza: 30 minuti o più.

[51] >>45 Capito, quindi per ora basta continuare con il diario dei sogni, giusto?

  • [57] >>51 È meglio scrivere subito appena ti svegli la mattina. Altrimenti te li dimentichi in meno di un minuto. Prepara qualcosa per scrivere vicino a dove dormi. Se non hai voglia di preparare un diario, cerca un’app sul tuo smartphone.

[59] >>57 Ricevuto.

  • [29] Si dice che per i sogni lucidi non bisognerebbe muovere il corpo, ma alla fine ci si muove lo stesso, no?
  • [32] Da ragazzino ci riuscivo facilmente, ma ora non ci riesco più, sai?
  • [36] Sembra pericoloso, eh?
  • [44] >>36 Beh, una volta che arrivi al punto di poter effettivamente fare viaggi astrali (controllare i sogni), può capitare che i ricordi dei sogni e della realtà si mescolino, quindi se dici pericoloso, in un certo senso lo è. E pare che in passato sia successo anche che qualcuno abbia confuso il mondo dei sogni con quello reale e si sia buttato di sotto.

[46] >>44 Questo fa paura. Ho paura che finirò per non distinguere più i sogni dalla realtà.

  • [61] >>46 Beh, anche se lo chiamiamo sogno lucido, alla fine è solo un sogno molto realistico. Se osservi bene il paesaggio, noterai che c’è qualcosa di strano che non torna, che dà una sensazione sgradevole, o punti non realistici. Quindi, se prendi l’abitudine di osservare attentamente ciò che ti circonda nella vita di tutti i giorni, non dovresti confonderti. Inoltre, è efficace anche l’abitudine di guardarsi il palmo della mano o di chiedersi “Questo mondo è reale o è un sogno?”. La struttura del palmo della mano tende a ‘rompersi’ nei sogni, e per mia esperienza, a volte le mie mani sono trasparenti, invisibili. Ma anche se trasparenti, posso afferrare oggetti. Se prendi l’abitudine, farai lo stesso anche nei sogni, e ti accorgerai più spesso di stare sognando, sai?

[63] >>61 Tipo le impronte digitali che hanno una forma strana o cose del genere? Proverò a prenderci l’abitudine.

  • [66] >>63 Sì, le impronte, ma a volte anche la direzione o il numero delle dita sono sbagliati.

[67] >>66 Quindi ci sono delle parti un po’ vaghe, eh.

  • [37] Nel mio caso, quando mi rendo conto che un sogno è un sogno, vengo improvvisamente colpito dalla paralisi nel sonno. Se riesco a mantenere il paesaggio finché la paralisi non si scioglie, allora è un successo di viaggio astrale (sogno lucido). Poi faccio liberamente quello che voglio, ho conversazioni sconclusionate con gli abitanti del sogno, o guardo cose senza senso in TV.

[40] >>37 Che invidia.

  • [47] Sono sorpreso che ci siano ancora così tanti “ridanzer”. Anche se è da un pezzo che non ci sono più thread sui viaggi astrali (sure).
  • ‘Sure’ (スレ) è un termine gergale giapponese di internet che si riferisce a una serie di post (thread) su una bacheca online riguardanti un argomento specifico.
  • [64] >>47 Una volta, in un thread sui viaggi astrali, chiesi a un ‘kotehan’ (*) di “vivere per 100 anni nel mondo dei sogni”. Che nostalgia.
  • ‘Kotehan’ (コテハン) è l’abbreviazione di ‘kotei handoru neemu’ (固定ハンドルネーム, nickname fisso), un termine gergale giapponese di internet che indica un utente che utilizza continuamente un nome specifico (nickname) su bacheche online, ecc.

[65] >>64 Ma nel mondo reale quanto tempo sarà passato…?

  • [68] >>65 Era tornato dopo circa mezza giornata, quindi più o meno quello, no? Sarà solo il cervello che si illude siano passati 100 anni. I sogni sono strani, eh.

[69] >>68 È proprio vero. Quindi questo supporta la teoria che sia impossibile non svegliarsi mai più, eh.

  • [73] >>69 Se potessi, lo farei volentieri, eh. Vorrei poter vagare per sempre nel mondo dei sogni in uno stato di semi-coscienza.

[76] >>73 Ti capisco benissimo (davvero).

  • [58] Il viaggio astrale non so, ma la paralisi nel sonno mi capita, sai.

[60] >>58 Non ho mai avuto la paralisi nel sonno.

  • [62] Ti invidio tantissimo.
  • [70] Ah, e provare giochi o video in VR aumenta la risoluzione dei sogni e rende più facile muoversi al loro interno, sai.

[71] >>70 Fantastico!

  • [74] >>70 Basta sistemare la vista, e per il tatto e il resto ci pensa il cervello a compensare, no? È fatto proprio bene per i nostri scopi, eh?
  • [84] >>74 Penso che la VR sia davvero un ottimo strumento. Grazie a quella, sono diventato più bravo a correre e nuotare (nei sogni).
  • [86] >>84 Per caso hai qualche disabilità fisica?
  • [90] >>86 Sto parlando di quello che succede nei sogni (ahah). L’unica cosa goffa qui è il mio modo di parlare (ahah). Anche se non ti interessano i viaggi astrali, la VR rende i sogni più divertenti, quindi vorrei che la provassi. Ormai si può fare anche con lo smartphone, è facile iniziare.
  • [72] Io riuscivo a staccarmi al massimo per qualche minuto, a sensazione, quindi invidiavo chi riusciva a farlo per tanto tempo. Stavo davvero per non riuscire più a distinguere i sogni dalla realtà, e ho smesso da un po’, ma forse dovrei riprovarci dopo tanto tempo.

[75] >>72 Stavi davvero per non distinguerli più?!

  • [77] >>72 Tornare alla normalità dovrebbe essere facile, quindi riproviamoci.
  • [85] Avevo sentito dire che uno stato di semi-coscienza, con il corpo addormentato e la mente sveglia, fosse l’ideale, e ci ho provato per un periodo, ma ho smesso perché avevo iniziato ad avere spesso allucinazioni uditive, visive e paralisi nel sonno appena prima di addormentarmi.
  • [87] Vorrei chiedere una cosa anch’io: per la tecnica del ‘rolling’, bisogna per forza stare supini? Avevo letto che si poteva dormire nella posizione preferita, ma visto che il rolling prevede di ruotare di 180 gradi per uscire, mi è venuto il dubbio. Se dormo sul fianco non va bene?
  • [93] La posizione reale non conta molto. Basta che riesci ad addormentarti.
  • [95] Anche se dormi supino, a volte la paralisi ti prende mentre sei sul fianco.
  • [97] Capisco, grazie. Il problema è che non riesco proprio ad arrivare alla fase cruciale della paralisi nel sonno. Per questo c’è solo da avere pazienza e continuare, non c’è molto da fare, eh.
  • [102] >>97 Capita più facilmente quando sei stanco/a! Anche correre aiuta.
  • [100] Non credo sia necessario passare per la paralisi nel sonno. Se riesci a muoverti liberamente nel sogno, ci sono modi. Comunque io non tengo il diario dei sogni, è una scocciatura. L’importante è verificare nel mondo reale, chiedendosi “Non è che questo è un sogno?”.
  • [106] È solo un’idea, ma credo sia utile creare una situazione in cui il corpo dorme ma la mente è sveglia. È più facile riuscirci se ti sdrai a occhi chiusi pensando a qualcosa quando non hai sonno.
  • [98] Anch’io voglio avere sogni lucidi. Voglio fare il viaggio astrale.
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