Chi si suicida va all’inferno?

Salve, sono l'amministratore. Sapevi che nell'abisso di Internet giapponese, nei suoi angoli nascosti, circolano storie sussurrate in segreto?

Nell'ombra profonda dell'anonimato, vengono ancora tramandati numerosi strani eventi. Qui, abbiamo accuratamente selezionato quelle storie misteriose – di origine sconosciuta, ma stranamente vivide – che possono farti venire i brividi lungo la schiena, stringerti il cuore o persino sovvertire il senso comune.

Troverai sicuramente storie che non conoscevi. Allora, sei preparato/a a leggere…?

[1] Vorrei sperare di no.

  • [2] Non credo esista l’inferno, sai. Perdi conoscenza ed è finita.
  • [3] Non c’è proprio nulla?
  • [6] L’ultimo momento della morte sembra triste, eh.
  • [7] Secondo la teoria della reincarnazione e della legge di causa ed effetto (karma), le persone nascono in questo mondo per affrontare delle prove e superarle. Il suicidio è una fuga da ciò (una fuga dall’esame chiamato prova), e si dice che dopo la morte o nella prossima vita si ripresenteranno prove e sofferenze simili, e questo ciclo continuerà finché non le si supererà.

[9] Ma perché ci vengono imposte queste prove? Superandole, cosa si diventa alla fine?

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  • [10] È solo una scusa per evitare che la gente si suicidi, sai. In realtà (e non lo dico per ironia) si va in un posto divertente.
  • [12] Superando le prove assegnate, il livello dell’anima si alza e non c’è più bisogno di rinascere. Si diventa un’anima di livello superiore, un po’ più vicina a Dio.
  • [14] A [12]: Che paura!

[15] E una volta diventati Dio alla fine, cosa si fa? È finita lì?

  • [16] Alla fine l’anima si fonde con Dio? Non ci saranno dei doveri come Dio?
  • [18] A [16]: Il fatto che solo gli eletti salgano al mondo superiore significa che sia Dio che Buddha stanno facendo esperimenti sugli animali?
  • [24] A [18]: Non sono esperimenti sugli animali, no. Si superano gradualmente vari esami attraverso molte reincarnazioni, e alla fine tutti si avvicinano a Dio. Nessuno viene scartato.
  • [28] A [24]: Chi non passa l’esame verrà probabilmente declassato a qualcosa di inferiore, no?
  • [31] A [28]: No, non è così. Non vengono date punizioni. Per affrontare la stessa prova, ci si reincarna e si vive una vita simile.
  • [19] Si sta salendo faticosamente la scala per il paradiso, sai. A volte aiutandosi con una corda.
  • [20] Non esistono cose come l’aldilà o la reincarnazione, quindi non c’è bisogno di pensarci.
  • [21] Dio fa subito esami di selezione, quindi gli esseri umani non sono diversi dai topi per esperimenti scientifici, vero?
  • [22] Stai partendo dal presupposto che questo non sia l’inferno, giusto?
  • [23] Un po’ spaventoso, eh. Dopo la morte non ci sarà nulla, probabilmente.
  • [26] Beh, suicidandosi non ci si libera dalla sofferenza attuale, sai. Ti viene data di nuovo la prova di superare una vita simile e rinasci.
  • [27] Continuando a superare le prove, non si dovrà più nascere sulla Terra, sai. Si va in un mondo diverso? Una dimensione diversa, e lì si affronta la prova successiva. Beh, probabilmente non sarà un inferno come questo mondo attuale.
  • [29] A [27]: Credo che Buddha dica che ci si libera completamente da queste gerarchie, legami e cose simili.
  • [32] A [29]: Probabilmente alla fine sarà così, eh.

[30] Qual è l’obiettivo finale? E cosa succede una volta raggiunto quell’obiettivo?

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  • [35] A [30]: Si ricomincia da capo.

[37] A [35]: Perché si ricomincia da capo?

  • [36] A [30]: Fondersi con Dio porterà pace, no? Il cuore troverà la serenità.
  • [33] La teoria della reincarnazione non riesce a spiegare l’esplosione demografica umana.
  • [34] A [33]: Se in una sala pachinko* le palline d’acciaio continuassero ad accumularsi sul pavimento, penseresti “Strano? Non c’erano così tante palline qui prima”? Ci sono delle riserve, e pare che le anime possano anche dividersi in due, sai.
  • Il pachinko è un gioco d’azzardo meccanico popolare in Giappone, simile a un flipper verticale, che utilizza piccole sfere d’acciaio.
  • [38] Anche se non ce ne ricordiamo, l’esperienza si accumula nell’anima, è come un “New Game Plus”, sai.
  • [39] A [38]: Penso che superando le prove si diventi gradualmente un “New Game Plus”. Chi prende in giro una persona brutta, per la legge di causa ed effetto rinascerà con un viso brutto, ma al contrario, chi non prende in giro le persone brutte ed è gentile, rinascerà bello/a. Certo, se nasci bello/a e poi prendi di nuovo in giro le persone, la volta successiva nascerai brutto/a.
  • [40] Potrebbe anche esserci una reincarnazione in un altro mondo con statistiche basse.

[41] Vorrei diventare il nulla e non tornare mai più all’esistenza, ma come posso fare? Se mi si dice che neanche morendo si diventa il nulla, allora non c’è più niente da fare…

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  • [42] Secondo i libri sulla reincarnazione e sul karma, questo mondo stesso è una sorta di inferno creato per le prove, e per uscirne l’unico modo è vivere con gentilezza verso gli altri e superare le prove, senza scappare con il suicidio o altro.
  • [43] Se scappi dall’esame, ci sarà un altro esame, giusto?
  • [44] Ammettendo che esista il paradiso dopo la morte, una persona morta a 90 anni dovrà continuare a vivere per l’eternità come un vecchio con la bava alla bocca?
  • [47] A [44]: L’anima non ha forma, sai. Tuttavia, può manifestarsi prendendo una forma per essere riconoscibile da familiari e amici.
  • [45] Nessuno sa cosa ci sia nell’aldilà.
  • [50] I musulmani che si fanno esplodere dicono di andare in paradiso, no?

[49] Non si può diventare il nulla neanche morendo?

  • [51] Almeno secondo i libri sulla legge di causa ed effetto e sulla reincarnazione, non si diventa il nulla, sai.

[52] Si rimane per sempre nell’esistenza…? Se fosse così, sarebbe davvero terribile…

  • [54] Non si cade all’inferno, no. Si è solo costretti a rifare la vita da capo.

[56] Come si può diventare il nulla e non dover più tornare all’esistenza…?

  • [57] Beh, non vanno tutti in paradiso? Staranno vivendo felicemente laggiù, sai.
  • [58] Alla fine, credo che paradiso e inferno siano creazioni della persona stessa. Le buone azioni sono punti paradiso, le cattive azioni o le cose di cui ci si pente sono punti inferno. Nell’ultimo istante, ci si autovaluta e si decide la destinazione. È qualcosa che solo noi stessi abbiamo visto, no? Sarà più convincente che essere giudicati da Re Enma*.
  • Re Enma, nel Buddismo, è il re che giudica le azioni compiute in vita dai defunti e decide se mandarli all’inferno o meno.
  • [59] Non sarebbe meglio raggiungere la pace/liberazione* essendo soddisfatti?
  • Jōbutsu (成仏), principalmente nel Buddismo, si riferisce al raggiungimento pacifico dell’aldilà da parte del defunto senza smarrimento, o al raggiungimento dell’illuminazione attraverso la pratica spirituale.
  • [60] I desideri individuali sono infiniti, dopotutto. Vivendo per gli altri si trova soddisfazione, probabilmente.
  • [61] Anche l’ipotesi che questo posto sia in realtà il paradiso, o qualcosa come una centrale elettrica o un motore, è difficile da scartare, eh.
  • [62] È il nulla. Ho avuto un’anestesia generale per un incidente, ed era il nulla.
  • [63] Anche ammesso che esista un aldilà, è un gioco d’azzardo estremamente sfavorevole in cui potresti stare peggio di adesso e non poter tornare indietro, quindi per favore, vivi.
  • [53] Non esistono né inferno né paradiso, sai. È solo questo mondo ad essere un inferno.
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